L’Oiad, così come altre 56 organizzazioni della comunità giuridica internazionale, ha firmato una dichiarazione congiunta di sostegno all’Ordine degli avvocati di Istanbul.
La comunità forense internazionale e che si occupa dei diritti umani è profondamente preoccupata per le recenti azioni intraprese contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul, in particolare nei confronti del suo presidente, İbrahim Kaboğlu, e del Consiglio dell’Ordine. Queste azioni scaturiscono da una dichiarazione rilasciata dall’ Ordine degli avvocati il 21 dicembre 2024, che condannava l’omicidio dei giornalisti Nazım Daştan e Cihan Bilgin, uccisi in un attacco di droni turchi nel nord della Siria. La dichiarazione sottolineava come l’attacco ai giornalisti nelle zone di conflitto costituisca una violazione del diritto internazionale umanitario e chiedeva un’indagine efficace sull’accaduto.
Come risposta l’Ufficio del Procuratore Capo di Istanbul ha avviato un’indagine penale contro il Consiglio dell’Ordine, con l’accusa di “fare propaganda per un’organizzazione terroristica”; e “diffondere pubblicamente informazioni ingannevoli”; Il 14 gennaio 2025 l’ufficio del procuratore ha intensificato le sue azioni presentando una richiesta di destituzione del presidente e del consiglio dell’Ordine degli avvocati ai sensi dell’articolo 77(5) della legge turca sull’ordinamento forense. L’indagine si fonda sul presupposto che la dichiarazione dell’Ordine abbia superato compiti ad esso assegnati, costituendo un comportamento incompatibile con il suo ruolo ufficiale.
Queste azioni rappresentano una sfida diretta all’ indipendenza e al funzionamento dell’Ordine degli avvocati di Istanbul, un’istituzione che svolge un ruolo essenziale per la salvaguardia dei diritti umani e dello stato di diritto in Turchia.
L’ arresto dell’avvocato Fırat Epözdemir, membro del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, il 23 gennaio 2025, al ritorno da una visita di sensibilizzazione presso le istituzioni del Consiglio d’ Europa, ha ulteriormente accentuato queste preoccupazioni. Il 25 gennaio 2025, un giudice ha ordinato la custodia cautelare di Epözdemir sulla base delle accuse di “appartenenza a un’organizzazione terroristica”; e “propaganda per un’organizzazione terroristica”. Questa decisione è stata fortemente criticata dalla comunità forense turca in quanto priva di motivazioni credibili e ha rafforzato la percezione che l’indagine potesse essere parte di una rappresaglia contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul.
Le misure adottate contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario e dei principi che regolano la professione legale.
(…)
Inviti all’azione
Chiediamo alle autorità turche di:
- Cessare immediatamente tutte le indagini e i procedimenti legali contro i componenti del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Istanbul per aver svolto i loro compiti professionali in conformità con il loro mandato.
- Liberare immediatamente l’avvocato Epözdemir senza alcuna condizione.
- Rispettare gli obblighi della Turchia in base al diritto internazionale per garantire l’indipendenza della professione forense e il diritto alla libertà di espressione.
- Garantire che le associazioni di avvocati possano svolgere le loro funzioni professionali senza interferenze o intimidazioni.
Chiediamo al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sull’Indipendenza dei Giudici e degli Avvocati e agli altri titolari di mandati speciali pertinenti a:
- Inviare una comunicazione urgente al governo turco esprimendo preoccupazione per le azioni intraprese contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul.
- Monitorare e riferire sulla situazione come parte di un più ampio sforzo per salvaguardare l’indipendenza dei professionisti legali in tutto il mondo.
Chiediamo al Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e al Comitato europeo per la cooperazione giuridica:
- Svolgere un’indagine immediata sulle misure adottate contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul e sulla loro conformità con gli obblighi della Turchia ai sensi della CEDU.
- Impegnarsi con le autorità turche per garantire che le associazioni di avvocati possano operare in modo indipendente e senza timore di rappresaglie.
Chiediamo l’Unione Europea di :
- Condannare le azioni intraprese contro l’Ordine degli avvocati di Istanbul nelle sue comunicazioni con le autorità turche.
- Fare della tutela dell’indipendenza degli avvocati un elemento centrale delle sue discussioni sui diritti umani e sullo Stato di diritto in Turchia.
La comunità giuridica internazionale e dei diritti umani è solidale con l’Ordine degli avvocati di Istanbul e con tutti i professionisti del diritto in Turchia che continuano a difendere i principi della giustizia, dei diritti umani e dello Stato di diritto. Restiamo vigili sugli sviluppi della situazione e siamo pronti a sostenere tutte le misure necessarie per proteggere l’indipendenza e l’integrità della professione legale in Turchia”.
Leggi la dichiarazione completa qui: https://protect-lawyers.org/wp-content/uploads/Istanbul-Bar-Association_joint-statement-from-the-international-legal-and-HR-community.pdf