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Bielorussia : Maksim Znak in carcere da oltre 4 anni

Maksim Znak, avvocato e membro del Consiglio di coordinamento bielorusso, è vittima di una grave persecuzione. Condannato a 10 anni di carcere, è sottoposto a condizioni di detenzione  spietate in una colonia penale.

Arrestato nel 2020, Znak è stato messo in cella disciplinare in diverse occasioni. Dal 2023 è praticamente isolato, sottoposto a condizioni di detenzione estreme.

Il 24 maggio 2022 il KGB lo ha inserito nella lista dei “terroristi”, intensificando le sue sofferenze. Nonostante la repressione, egli rimane un simbolo di resistenza di fronte all’oppressione.

Le sue condizioni di detenzione costiuiscono una flagrante violazione dei diritti umani. In questa Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo, chiediamo il rilascio immediato di Maksim Znak.

 

 

Consultate il comunicato di allerta dell’Osservatorio su Maksim Znak: https://protect-lawyers.org/it/item/maksim-znak-2-2/

Ulteriori informazioni sull’avvocato: https: //prisoners.spring96.org/en/person/maksim-znak

Mobilitatevi per questo e altri casi di avvocati bielorussi in pericolo condividendo la campagna dell’OIAD: https://protect-lawyers.org/it/2025-bielorussia/

 

Bielorussia: l’Osservatorio esprime il proprio sostegno all’avvocato bielorusso Maksim Znak

7 dicembre 2023

 

L’Osservatorio esprime la propria indignazione per la situazione di Maksim Znak, detenuto arbitrariamente da 3 anni. 

Nel 2021 l’avvocato Maksim Znak è stato condannato a 10 anni di carcere per i seguenti seguenti capi d’accusa:

  • “Incitamento ad azioni che minano la sicurezza nazionale”
  • “Cospirazione per la presa di potere dello Stato”
  • “Creazione di una formazione estremista”

Attualmente detenuto a Vitba, nella regione di Vitebsk, la sua situazione rimane invariata. È stato ripetutamente messo in una cella di rigore e sottoposto a trattamenti degradanti.

Dal febbraio 2023, Maksim Znak è stato privato di ogni contatto con il mondo esterno e gli è stato vietato di consultare i suoi avvocati.

Secondo il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie, “l’arresto e la privazione della libertà di Maksim Znak sono stati arbitrari perché privi di base legale, determinati dall’esercizio pacifico dei suoi diritti, derivanti da una violazione del suo diritto a un processo equo e basati sulla discriminazione a causa delle sue opinioni politiche e del suo status di avvocato di un movimento politico di opposizione”.

L’allarmante situazione di Maksim Znak ha spinto gli avvocati lituani e bielorussi in esilio a creare un sito web a lui dedicato, consultabile al seguente indirizzo: www.maksimznak.org.

L’Osservatorio internazionale degli avvocati in pericolo vi invita a :

  • Condividere il manifesto disponibile sul sito web
  • Condividerlo sui vostri social network
  • Inviarlo alle autorità bielorusse per chiedere loro di smettere di torturare l’avvocato Maksim Znak.

 

L’Osservatorio condanna fermamente gli atti di tortura e maltrattamento inflitti a Maksim Znak.

L’Osservatorio esorta le autorità bielorusse a garantire all’avvocato un processo equo.

L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo dell’avvocatura, in particolare i principi 16, 17, 23 e 28:

Principio 16: “Le autorità pubbliche devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (b) siano in grado di viaggiare e consultare i loro clienti liberamente, sia all’interno che all’esterno del Paese; e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi, standard ed etica professionali riconosciuti.”

Principio 17: “Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“.

Principio 23Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, godono della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. In particolare, essi hanno il diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e protezione dei diritti umani, e di aderire a organizzazioni a livello  locale,  nazionali o internazionali”.

Principio 28: I procedimenti disciplinari contro gli avvocati devono essere portati davanti a un organo disciplinare imparziale costituito dall’Ordine degli Avvocati, davanti a un’autorità statutaria indipendente o davanti a un tribunale, e devono essere impugnabili davanti a un organo giudiziario indipendente“.