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Egitto

 EGITTO: Più di 21 mesi dall’inizio della detenzione arbitraria di Mohamed El-Baqer

19 luglio 2021

L’avvocato egiziano difensore dei diritti umani Mohamed El-Baqer continua a essere detenuto arbitrariamente in condizioni inumane.

Mohamed El-Baqer è un avvocato specializzato nella difesa dei diritti umani, fondatore e direttore del Centro Adalah per I diritti e le libertà. Laureato in legge nel 2001, si è offerto volontariamente per l’assistenza legale dei civili arrestati durante le manifestazioni della rivoluzionde del 25 gennaio 2011 davanti ai tribunali militari. Mohamed faceva parte del movimento “No ai processi militari per I civili”, in cui sostiene che i tribunali militari non sono competenti per processare i civili.  Nel 2018, l’Università inglese di York gli ha assegnato la Human Rights Defenders Fellowship.

Il Centro Adalah per i diritti e le libertà è stato fondato nel 2014 per svolgere un lavoro specificamente incentrato sull’assistenza legale delle vittime di detenzione arbitraria, la difesa dei diritti degli studenti, nonché sulle questioni relative al trasferimento forzato della popolazione nubiana. Il 29 settembre 2019, Mohamed è stato arrestato nell’edificio della procura generale egiziana mentre rappresentava il blogger e difensore dei diritti umani Alaa Abdel Fattah. Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di diffondere informazioni false e utikizzazione abusiva dei social media, così come di aver fondato e fatto parte di un gruppo terroristico al di fuori della legge. Entrambi sono stati trasferiti nell’ala 2 della prigione di Tora, nota per le sue condizioni di detenzione inumane.

Nel luglio 2020, 12 relatori speciali delle Nazioni Unite si sono rivolti al governo egiziano per chiedere il rilascio di Mohamed e il rispetto della sua difesa  dei diritti umani, sulla base dei moniti del Parlamento europeo concermenti  questo peggioramento della difesa dei diritti umani.

Dopo un anno di detenzione, il 20 ottobre 2020 è stato premiato con il CCBE Human Rights Award, mentre molte organizzazioni e istituzioni internazionali hanno chiesto il suo rilascio immediato.

Il 31 agosto 2020, Mohamed è stato condotto nell’ufficio del procuratore una seconda volta per  rispondere a  nuove accuse di appartenenza a un gruppo terroristico e di pianificazione della diffusione di informazioni false per promuovere il caos nel paese, condotta che è allo stesso modo considerata come pianificazione di un crimine terroristico in Egitto.

Nonostante le numerose denunce della sua famiglia e delle organizzazioni internazionali riguardo al suo arresto arbitrario e alla sua detenzione prolungata in condizioni inumane, il 29 giugno 2021, dopo che Mohamed era stato in prigione per 21 mesi, la sua detenzione preventiva è stata rinnovata per altri 45 giorni senza essere trasferito al tribunale competente, la Corte penale del Cairo.

 

OIAD è profondamente preoccupato per l’arresto e la detenzione arbitraria dell’avvocato Mohamed El-Baqer e per le condizioni in cui è detenuto.

OIAD condanna fermamente le violenze subite da Mohamed El-Baqer e le pressioni cui è stato sottoposto nell’ambito dell’esercizio dell’attività di avvocato.

OIAD desidera ricordare alle autorità egiziane che, in conformità con i principi fondamentali sul ruolo degli avvocati adottati dalle Nazioni Unite nel 1990:

I governi assicurano che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza intimidazioni, ostacoli, molestie o interferenze improprie; (b) siano in grado di viaggiare e comunicare liberamente con i loro clienti sia all’interno del loro paese che all’estero; e (c) non siano soggetti o esposti a persecuzioni o sanzioni amministrative, economiche o di altro tipo come risultato di qualsiasi azione intrapresa da loro in conformità con gli obblighi riconosciuti, le regole e le norme etiche della loro professione.” (Principio 16).

Gli avvocati non devono essere identificati con i loro clienti o con le cause dei loro clienti come risultato dell’esercizio delle loro funzioni”. (Principio n. 18).

OIAD chiede alle autorità egiziane di rilasciare immediatamente Mohamed El-Baqer e di permettergli di esercitare la sua professione di avvocato in piena indipendenza.