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Soudan

SUDAN: tre avvocati uccisi per aver difeso i diritti umani

2 ottobre 2023

 

Mohammed Ahmed Kudia, Khamis Arabab e Khidir Sulieman Abdelmageed, avvocati sudanesi difensori dei diritti umani, sono stati assassinati tra il 28 maggio e l’11 giugno in Darfur.

Dalla destituzione del presidente Omar Al-Bashir nel 2019, il deterioramento della situazione in Sudan è stato particolarmente segnato da disordini e tensioni civili, interetniche ed economiche, che hanno inciso drasticamente sulla situazione dei diritti umani.

La prima vittima, Mohammed Ahmed Kudia, è stata uccisa nella sua casa il 28 maggio 2023. Membri del gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF) hanno poi dato fuoco alla casa dell’avvocato, che era attivo nella difesa dei diritti umani, in particolare all’interno di una rete di attivisti in Darfur. Ha  difeso altresì le vittime di saccheggi, esecuzioni sommarie e sparizioni forzate.

Due giorni dopo, membri del gruppo RSF hanno ucciso anche Khamis Arabab. L’avvocato era membro dell’Ordine degli avvocati del Darfur e lavorava per sostenere le vittime delle violazioni dei diritti umani nella regione.

L’11 giugno 2023, Khidir Sulieman Abdelmageed è stato assassinato mentre fuggiva dalla sua abitazione in seguito a minacce di morte nei suoi confronti. L’avvocato era a capo dell’organizzazione per i diritti umani Afkar in Sudan, che fornisce assistenza medica gratuita alle persone colpite dalla guerra che sta devastando il Paese. Khidir Sulieman Abdelmageed aveva lavorato anche con altre organizzazioni internazionali per i diritti umani.

L’Ordine degli avvocati del Darfur ha riferito che i tre avvocati sudanesi avevano ricevuto minacce di morte da parte di membri delle milizie armate.

 

L’Osservatorio condanna l’omicidio di questi tre avvocati impegnati nella difesa dei diritti umani ed esprime la propria solidarietà alle famiglie delle vittime e al loro ordine forense.

L’Osservatorio esorta con fermezza  le autorità sudanesi a condurre un’indagine indipendente, equa e trasparente al fine di ottenere giustizia per gli avvocati Mohammed Ahmed Kudia, Khamis Arabab e Khidir Sulieman Abdelmageed.

Per garantire l’integrità e la sicurezza degli avvocati, l’Osservatorio ricorda alle autorità sudanesi che, in conformità con i Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati, in particolare i principi 16, 17 e 23:

Principio 16: “Le autorità pubbliche devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (b) siano in grado di viaggiare e consultare i loro clienti liberamente, sia all’interno che all’esterno del Paese; e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi, standard ed etica professionali riconosciuti.”

Principio 17: “Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“.

Principio 23Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, godono della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. In particolare, essi hanno il diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e protezione dei diritti umani, e di aderire a organizzazioni a livello  locale,  nazionali o internazionali”.