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Iran: l’avvocato e accademico ipovedente Nasser Sargaran arrestato a Saqquez

7 novembre 2023

 

Nasser Sargaran, un autorevole avvocato e accademico per i diritti umani, è stato arrestato dal Dipartimento di Intelligence della Repubblica Islamica dell’Iran a Saqqez.

 

L’11 ottobre 2023, a Saqqez (città natale di Mahsa Jîna Amini), le autorità hanno perquisito l’abitazione di Sargaran senza fornire alcuna documentazione legale e lo hanno arrestato. L’avvocato è stato poi portato nel centro di detenzione del ministero nel capoluogo di provincia, Sanandaj. Non gli è stato permesso di consultare un avvocato o di ottenere dettagli sulle accuse a suo carico. Gli è stata concessa solo una breve telefonata con i suoi familiari, durante la quale li ha informati del suo arresto.

Di origine curda, Sargaran è ipovedente da quando una mina antiuomo è esplosa durante la guerra tra Iran e Iraq nel 1993. Avvocato impegnato, ha rappresentato numerosi manifestanti indignati per l’omicidio di Mahsa Jîna Amini e ha difeso i diritti dei disabili nel corso della sua attività professionale. Nasser Sargaran è particolarmente impegnato nella Campagna per la difesa dei diritti dei disabili in Iran, poiché di recente sono aumentate le pressioni sugli attivisti per i diritti dei disabili in Iran.

Il regime iraniano è fonte di preoccupazione anche per altri attivisti della Campagna per i diritti dei disabili. Behrouz Morovati, direttore nazionale della campagna, e Leila Mirkhoshhal hanno ricevuto una convocazione dal Ministero dell’Intelligence iraniano il giorno dell’arresto di Sargaran.

Secondo Hadi Ghaemi, direttore esecutivo del Centro per i diritti umani in Iran, “questo è l’ennesimo esempio della crescente pratica della Repubblica islamica dell’Iran di detenere e imprigionare le persone senza un giusto processo, perseguitando poi gli avvocati che cercano di accedere alla giustizia e di lottare contro queste gravi violazioni dei diritti umani”.

 

L’Osservatorio condanna fermamente l’arresto arbitrario di Nasser Sargaran.

L’Osservatorio esorta le autorità iraniane a cessare la persecuzione degli avvocati difensori dei i diritti umani.

L’Osservatorio chiede l’immediato rilascio di Sargaran.

L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo degli avvocati, in particolare i principi 16, 17, 18 e 23:

Principio 16: “Le autorità pubbliche devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (b) siano in grado di viaggiare e consultare i loro clienti liberamente, sia all’interno che all’esterno del Paese; e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi, standard ed etica professionali riconosciuti.”

Principio 17: “Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“.

Principio 18: “Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alle cause dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni“.

Principio 23Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, godono della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. In particolare, essi hanno il diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e protezione dei diritti umani, e di aderire a organizzazioni a livello  locale,  nazionali o internazionali”.