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CRIMEA: L’avvocato Emil Kurbedinov perseguitato dalle autorità russe

21 marzo 2024

 

Emil Kurbedinov è un avvocato per i diritti umani in Crimea. Vincitore del Front Line Defenders Award 2017, è particolarmente impegnato nella difesa dei diritti umani nella Crimea occupata dalla Russia. Il 15 febbraio 2024 è stato preso di mira dalle autorità russe de facto per un post considerato un “abuso della libertà di informazione di massa”.

Kurbedinov fornisce assistenza legale ai tatari di Crimea, ai giornalisti, agli attivisti vittime di violazioni dei diritti umani e ai prigionieri politici della penisola. Utilizza anche i social network per denunciare le violazioni dei diritti umani nella Crimea occupata.

Nel 2017, Emil Kurbedinov è stato condannato una prima volta a 10 giorni di detenzione amministrativa per “diffusione pubblica di contenuti estremisti”. Nel 2018 è stato condannato una seconda volta a 5 giorni di detenzione amministrativa per gli stessi motivi. L’avvocato è stato perseguito per una pubblicazione risalente al 2013, che mostrava i simboli di Hizb ut-Tahrir, un’organizzazione considerata terroristica in Russia dal 2003; l’Ucraina non ha mai considerato Hizb ut-Tahrir come estremista e si è astenuta dal perseguitare i suoi rappresentanti.

L’avvocato è stato minacciato di radiazione in Crimea dopo aver ricevuto una lettera dal Ministero della Giustizia nel dicembre 2018. La persecuzione giudiziaria dell’avvocato riflette un allarmante aumento della censura dall’annessione e dall’occupazione illegale della Crimea nel 2014.

L’Osservatorio condanna con fermezza l’ intimidazione subita da Emil Kurbedinov da parte delle autorità russe de facto.

L’Osservatorio esorta le autorità russe a porre fine alla censura degli avvocati difensori dei diritti umani in Crimea.

L’Osservatorio ricorda i commi 1 e 2 dell’articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, che recitano: “1. nessuno può essere perseguito per le sue opinioni; 2. ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione; tale diritto include la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto o a mezzo stampa, sotto forma di arte o attraverso qualsiasi altro mezzo di comunicazione di sua scelta“.

Allo stesso modo, l’Osservatorio sottolinea che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo dell’Avvocatura, in particolare i principi 16 e 23 :

Principio 16: “Le autorità pubbliche assicurano che gli avvocati (a) possano svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…)”.

Principio 23: “Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, godono della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. In particolare, essi hanno il diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti la legge, l’amministrazione della giustizia e la promozione e protezione dei diritti umani, e di aderire a organizzazioni locali, nazionali o internazionali“.