REGNO UNITO: la Turchia chiede l’estradizione dell’avvocato britannico Özca Keleş
Me Özcan Keleş è un avvocato inglese di origine turca. Nel 2016 ha testimoniato – come Presidente della Dialogue Society – di fronte alla Commissione per gli affari esteri del Parlamento inglese nell’ambito di una sessione sui “Gulenisti e il ruolo del Partito Democratico dei popoli”.
Nell’ambito di una domanda di estradizione emanata dalla giustizia turca nei suoi confronti, Özcan Keleş è stato arrestato lunedì 20 maggio ed è stato portato di fronte ad un tribunale di Westminster per dei presunti fatti di propaganda in favore di un’organizzazione terroristica.
L’avvocato è accusato dal governo turco di appartenere al movimento del predicatore Fethullah Gülen, al quale è attribuito il tentativo di colpo di stato del luglio del 2016. In particolare l’avvocato è accusato di aver incontrato Gülen, che risiede negli Stati Uniti, e di aver pubblicato delle foto e video del predicatore sui social network. Le autorità turche hanno annunciato che l’avvocato rischia 10 anni di prigione per le accuse mosse nei suoi confronti.
La domanda di estradizione si inscrive nell’estensione di molte domande simili emesse dal regime turco nei confronti dei suoi oppositori che risiedono all’estero. Ma l’insieme di queste domande sono state rigettate dalle autorità inglesi che le hanno riconosciute irricevibili poiché motivate da questioni politiche. E’ per esempio il caso del proprietario dei media Hamdi Akın İpek, la cui estradizione è stata rifiutata nell’aprile del 2019.
L’OIAD apporta il suo pieno sostegno all’avv. Keleş così come a tutti gli avvocati turchi che subiscono la repressione del regime. L’OIAD condanna fermamente la domanda di estradizione emessa dalla Turchia nei confronti dell’avv. Keleş e il suo arresto da parte delle autorità britanniche.
L’OIAD ricorda alle autorità turche che secondo quanto previsto dai principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli Ordini, “ « Gli avvocati come tutte i cittadini, devono usufruire della libertà di espressione, di credenza, di associazione e riunione. In particolare, hanno diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo e di aderire a delle organizzazioni locali, nazionali od internazionali o di costituirne e di assisterne alle riunioni senza subire restrizioni professionali. Nell’esercizio dei loro diritti gli avvocati devono assumere una condotta conforme alla legge e alle norme riconosciute dalla deontologia della professione di avvocato” Principio 23