ALLERTA 31/10/2023
AGGIORNAMENTO 16/11/2023
Iran: l’avvocata Nasrin Sotoudeh brutalmente percossa e arrestata durante il funerale di una giovane donna iraniana
30 ottobre 2023
Vittima di ripetute vessazioni da parte del governo iraniano l’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh, vincitrice del premio Ludovic Trarieux nel 2018, è stata arrestata e brutalmente percossa mentre partecipava al funerale di Armita Garavand, morta in seguito al suo arresto per “non aver indossato il velo”.
Le autorità iraniane accusano questa volta l’avvocata di “di turbare la sicurezza mentale della società”, secondo la motivazione fornita dal regime. E’ anche contestato all’avvocata di non aver indossato il velo durante la cerimonia.
Fortemente impegnata nella lotta per i diritti delle donne, dei prigionieri politici e per l’abolizione della pena di morte in Iran, Nasrin Sotoudeh aveva inoltre iniziato uno sciopero della fame nell’agosto 2020, dopo essere stata imprigionata per 2 anni, per chiedere il rilascio dei prigionieri politici in Iran.
Condannata a 38 anni di reclusione e 148 frustate, l’avvocata è stata posta agli arresti domiciliari per motivi di salute, ma con il divieto di esercitare la sua professione.
Anche Reza Khandan, suo marito, è stato arrestato nel febbraio 2023, con l’accusa di “diffusione di propaganda contro il sistema” e “cospirazione per commettere crimini contro la sicurezza nazionale”.
Il 29 ottobre 2023, Nasrin Sotoudeh è stata brutalmente percossa e poi condotta presso il carcere di Viazarane, dove l’anno precedente era stata detenuta Mahsa Jina Amini. In seguito avrebbe dovuto essere trasferita nella prigione di Evin, dove il governo iraniano raggruppa i prigionieri politici. Tuttavia, essendosi rifiutata di indossare il velo per uscire dal furgone della polizia, la signora Sotoudeh è stata trasferita nel carcere femminile di Carchak, secondo le informazioni ricevute dal marito.
L’avvocata non ha modo di comunicare con l’esterno, le viene negato il diritto di ricevere visite e rischia di subire trattamenti inumani e degradanti.
Nasrin Sotoudeh, il cui precario stato di salute era già motivo di preoccupazione, avrebbe recentemente iniziato un nuovo sciopero della fame, ma senza avere accesso alle cure mediche. Le brutalità inflitte all’avvocata dalle autorità avranno senza dubbio forti ripercussioni sulla sua salute.
L’Osservatorio esprime profonda preoccupazione per il deterioramento della salute di Nasrin Sotoudeh, attribuendo questa situazione all’indifferenza delle autorità iraniane.
L’Osservatorio condanna fermamente l’arresto arbitrario dell’avvocata Nasrin Sotoudeh.
L’Osservatorio esorta le autorità iraniane a terminare le vessazioni nei confronti dell’avvocata.
L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo degli avvocati, in particolare i principi 17, 18, 23 e 27:
Principio 17: “Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“.
Principio 18: “Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alle cause dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni“.
Principio 23: “Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, godono della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. In particolare, essi hanno il diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e protezione dei diritti umani, e di aderire a organizzazioni a livello locale, nazionali o internazionali”.
Principio 27: “Le accuse o le denunce presentati contro gli avvocati nell’esercizio delle loro funzioni devono essere esaminate con diligenza ed equità, secondo procedure corrette. Ogni avvocato ha diritto a un equo processo e ad essere assistito da un avvocato di sua scelta”.
IRAN: L’avvocata Nasrin Sotoudeh rilasciata su cauzione
16 Novembre 2023
L’Osservatorio ha accolto con sollievo il rilascio dell’avvocata Nasrin Sotoudeh da parte delle autorità iraniane il 15 novembre 2023, dopo oltre due settimane di detenzione.
Reza Khandan, difensore dei diritti umani e marito di Nasrin Sotoudeh, ha annunciato il rilascio su cauzione della moglie da parte delle autorità.
L’avvocata, che ha 60 anni, era stata arrestata mentre partecipava ai funerali di Armita Garvand, una ragazza di 16 anni di origine curda vittima della polizia morale per “non aver indossato il velo”. Le autorità iraniane avevano violentemente picchiato Nasrin Sotoudeh prima di arrestarla.
L’Osservatorio reitera la sua ferma condanna delle persistenti intimidazioni nei confronti degli avvocati per i diritti umani in Iran.
L’Osservatorio sottolinea che il caso di Nasrin Sotoudeh è tutt’altro che isolato;
L’Osservatorio resta vigile sulla sorte dell’ avvocata Sotoudeh, di fronte ai persistenti atti di persecuzione di cui è vittima;
L’Osservatorio esprime profonda preoccupazione per il suo stato di salute, che continua a destare le più gravi preoccupazioni.
L’Osservatorio esorta la Repubblica islamica dell’Iran a rispettare il diritto internazionale umanitario di fronte ai persistenti abusi commessi contro numerosi avvocati per i diritti umani.