Maria Bontsler

Russia

Russia: arresto e detenzione arbitraria dell’avvocata Maria Bontsler

15 luglio 2025

 

L’OIAD condanna con la massima fermezza l’arresto arbitrario e le allarmanti condizioni di  detenzione di Maria Bontsler, avvocata russo di 64 anni, detenuta dal 29 maggio 2025 in condizioni inumane e privata di cure mediche urgenti.

L’avvocata Bontsler è una figura di spicco nella difesa dei diritti umani e interviene regolarmente in procedimenti di natura politica. È stata arrestata con l’accusa di «intelligenze con uno Stato straniero».

L’avvocata soffre di ipertensione cronica grave e non ha accesso alle cure mediche, nonostante il rapido deterioramento delle sue condizioni di salute durante la detenzione. Al termine di un ricovero  ospedaliero l’avvocata Bontsler sarebbe stata maltrattata durante l’arresto e non avrebbe ricevuto cibo e acqua a sufficienza.

Maria Bontsler si è distinta in particolare per la difesa del prigioniero politico Igor Baryshnikov, condannato a 7 anni di carcere per «diffusione di notizie false » nel contesto della guerra in corso tra Ucraina e Russia.

L’avvocata Bontsler rischia fino a otto anni di carcere per aver esercitato la sua professione nel rispetto dello Stato di diritto. L’accusa mossa contro l’avvocata è priva di fondamento e rappresenta un attacco esplicito alla professione legale in Russia.

Il caso di Maria Bontsler si inserisce in una vasta offensiva contro avvocati e difensori dei diritti umani in Russia, attraverso un quadro  legislativo concepito per mettere a tacere qualsiasi voce dissidente.

L’Osservatorio condanna con la massima fermezza l’arresto e la detenzione arbitraria di Maria Bontsler.

L’Osservatorio esorta le autorità russe a rilasciare immediatamente e senza condizioni l’avvocata Bontsler, ad abbandonare tutte le accuse a suo carico e a garantirle l’accesso immediato a cure mediche adeguate.

L’Osservatorio invita la Federazione Russa a rispettare gli standard internazionali che le sono imposti in materia di diritti fondamentali, in particolare a garantire il divieto di trattamenti inumani, crudeli e degradanti, in conformità con la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, ratificata dalla Federazione Russa nel 1987.

L’OIAD invita le autorità russe a cessare le azioni legali contro gli avvocati a causa dell’ l’esercizio della loro professione.

L’OIAD ricorda alle autorità russe i loro obblighi in virtù dei Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati, in particolare i principi 16 e 18:

«Le autorità pubbliche garantiscono che gli avvocati a) possano svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o indebite interferenze;» (Principio 16)

«Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alla causa dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni» (Principio 18).

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