Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo 2025: la professione forense sotto attacco in Bielorussia

Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo 2025: la professione forense sotto attacco in Bielorussia
La Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo di quest’anno ha puntato i riflettori sulla realtà degli avvocati in Bielorussia. In questo Paese retto da un regime autoritario, essere un avvocato indipendente significa correre continui rischi per difendere la giustizia e lo Stato di diritto.

Il 24 gennaio 2025, numerosi Ordini degli avvocati, associazioni e difensori dei diritti umani di tutto il mondo si sono riuniti per denunciare gli attacchi in Bielorussia contro gli avvocati. Questi professionisti, garanti del diritto di difesa e della giustizia, sono diventati i bersagli diretti di un sistema che cerca di mettere a tacere ogni opposizione.

La professione forense in Bielorussia: tra persecuzione ed esilio

 

Dopo le contestate elezioni del 2020, la repressione in Bielorussia ha raggiunto un nuovo livello, colpendo in particolare gli avvocati specializzati nella difesa dei diritti umani. Radiazioni arbitrarie, intimidazioni, procedimenti penali e persino carcere: il regime di Alexander Lukashenko ha trasformato l’esercizio della professione forense in un atto di coraggio.

Ad oggi, sei avvocati sono  detenuti, alcuni in isolamento, mentre 139 sono stati privati del diritto di esercitare la professione. Alcuni sono stati costretti a lasciare il Paese, rinunciando non solo alla propria carriera ma anche alla propria sicurezza personale, per sfuggire alle rappresaglie.

Natallia Matskevich, avvocata bielorussa, intervistata da Laurence Roques, tesoriere dell’OIAD e vicepresidente della commissione Affari internazionali ed europei del CNB, ha testimoniato: “Direi che lo Stato sta adottando ogni misura per ridurre le opportunità di lavoro, creare un’atmosfera di paura e paralizzare la professione legale. Ciò perchè sei avvocati sono in progione per scontare lunghe pene, che vanno dai sei ai dieci anni, decine di altri sono detenuti arbitrariamente oppure sono costretti a lasciare la Bielorussia. Le leggi che regolano la professione legale sono cambiate a tal punto che la professione ha perso la sua indipendenza e l’Ordine è diventato uno strumento di repressione“.

La comunità forense si mobilita per sostenere gli avvocati minacciati

 

In tutto il mondo, la giornata è stata caratterizzata da una serie di eventi simbolici. A Ginevra, il famoso Getto d’Acqua è stato illuminato per richiamare l’attenzione sulla situazione in Bielorussia, mentre a Bruxelles gli avvocati si sono riuniti davanti all’ambasciata bielorussa per protestare contro la repressione.

 

 
In Italia, l’Ordine degli Avvocati di Napoli, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense, ha organizzato la manifestazione “Non c’è giustizia senza avvocati” presso la stazione di Porta Nolana della Circumvesuviana. E’ stato reso omaggio a Giorgio Ambrosoli, Fulvio Croce, Enzo Fragalà e Antonio Metafora, avvocati uccisi per aver difeso la loro indipendenza e i valori dell’Avvocatura.

Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha dichiarato: “È una giornata molto significativa per gli avvocati che hanno il compito di difendere i diritti“.

Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Carmine Foreste, ha evidenziato “l’esempio degli avvocati che hanno perso la vita per difendere la loro indipendenza e quella dell’Ordine“. Le sue osservazioni sono state riprese da Francesco Caia, già presidente dell’OIAD, che ha descritto la situazione degli avvocati in Bielorussia, sottolineando che “il loro esempio è indice della  situazione di pericolo per gli avvocati a livello europeo e internazionale“.

Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte d’Appello di Napoli, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli avvocati per lo Stato di diritto e il giusto processo, evocando le figure emblematiche di Ebru Timtik e Digna Ochoa, avvocate della Turchia e del Messico morte a causa dell ‘esercizio della loro professione.

Diversi membri dell’OIAD[1] hanno partecipato a un webinar cui hanno partecipato il coordinatore della Commissione diritti umani del CNF Leonardo Arnau il cui obiettivo è stato quello di sensibilizzare sull’importanza del ruolo e della funzione degli avvocati per la difesa dei diritti. L’Ordine degli Avvocati di Torino ha organizzato un evento formativo con attribuzione di crediti  per la Giornata internazionale degli avvocati in pericolo, preceduta da una marcia di solidarietà a sostegno dei colleghi bielorussi e di tutta la popolazione, alla quale i colleghi e le colleghe hanno partecipato in toga.

Infine, a Lille, gli avvocati si sono mobilitati per sostenere gli avvocati in pericolo, in particolare Sonia Dahmani, condannata a un anno e mezzo di prigione dalla giustizia tunisina. Ramla, sua sorella, e Nour Dahmani, sua figlia, erano presenti per ricevere la toga da avvocato attribuita all’avvocata Dahmani, quale membro onorario dell’ordine degli Avvocati di Lille.

Un appello per un’azione duratura

 

La Giornata mondiale degli avvocati in pericolo non è solo un momento di riflessione: è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva. Proteggere gli avvocati significa proteggere i diritti fondamentali, lo Stato di diritto e la giustizia stessa.

La rielezione di Alexander Lukashenko alle elezioni presidenziali del 26 gennaio 2025 lascia presagire una prosecuzione, se non addirittura un intensificarsi, della repressione in Bielorussia. Più che mai, la mobilitazione internazionale deve rimanere forte e costante a sostegno degli avvocati in pericolo e difendere i principi fondamentali della giustizia e dello Stato di diritto.

L’Osservatorio internazionale degli avvocati in pericolo ringrazia calorosamente i suoi membri per il loro impegno e le loro numerose iniziative a favore dei colleghi minacciati. La loro mobilitazione e il loro indefettibile sostegno ci consentono di mettere in luce il coraggio di questi avvocati che, in tutto il mondo, difendono con determinazione i valori fondamentali della professione.

[1] Gli Ordini di Bologna, Milano, Padova, Palermo e Verona, con il patrocinio del Consiglio Nazionale Forense, in collaborazione con la Fédération des Barreaux d’Europe (FBE) e l’OIAD.

 

Didascalia:

  1. Illuminazione del getto d’acqua di Ginevra, Svizzera
  2. Manifestazione davanti all’ambasciata bielorussa a Bruxelles, Belgio
  3. Marcia di solidarietà a sostegno dei nostri fratelli e sorelle e del popolo bielorusso davanti al tribunale di Torino, Italia
  4. Manifestazione davanti all’ambasciata bielorussa a Bruxelles, Belgio
  5. Evento “Non c’è giustizia senza avvocati” a Napoli, Italia
  6. Celebrazione della Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo a Madrid, Spagna
  7. Mobilitazione a sostegno degli avvocati in pericolo a Lille, Francia
  8. Manifestazione davanti all’ambasciata bielorussa a Bruxelles, Belgio