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Guatemala: le ex componenti della Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala (CICIG) perseguite penalmente  subiscono ingerenza nell’esercizio della professione

13 aprile 2022

 

Gli avvocati Claudia González, Leydi Indira Santizo Rodas e Flor María Gálvez subiscono  ritorsioni per il loro lavoro come ex rappresentanti della Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala (CICIG)[1] e per la loro difesa degli attuali e degli ex procuratori dell’Ufficio del Procuratore Speciale contro l’Impunità in Guatemala (FECI)[2].

Questa situazione di rischio per gli avvocati si svolge in un contesto in cui la lotta contro l’impunità e la corruzione in Guatemala ha fatto un passo indietro. In particolare, la Commissione interamericana per i diritti umani ha espresso la sua preoccupazione per la persecuzione per via giudiziaria di ausiliari della giustizia ed ex membri del CICIG, impegnati nella lotta contro l’impunità in casi di gravi violazioni dei diritti umani e corruzione.

L’esercizio della professione  degli avvocati impegnati in questo tipo di contenzioso è criminalizzata, con una particolare maldicenza nei confronti delle avvocate che difendono altre donne impegnate nella difesa dei diritti umani e nella lotta contro l’impunità e la corruzione in Guatemala. Le denunce consistono spesso in accuse infondate che qualificano l’esercizio della professione da parte loro  come un crimine organizzato che impedisce il funzionamento della giustizia.

Oltre al rischio di criminalizzazione, le avvocate affrontano seri ostacoli quando difendono i loro clienti in questo tipo procedure giudiziarie. In particolare denunciano le evidenti irregolarità e l’arbitrarietà della procedura: le informazioni nascoste  e l’impossibilità di accedere ai dossier dei loro clienti, le incongruenze e la mancanza di argomentazione giuridica nelle decisioni giudiziarie,  compromettono gravemente  i diritti della difesa.

Leydi Indira Santizo Rodas, una ex avvocata della CICIG, è attualmente accusata di intralcio alla giustizia, dopo essere stata tenuta arbitrariamente  in detenzione preventiva  per 28 giorni. Secondo le informazioni ricevute, la detenzione scaturisce dalla difesa da parte dell’avvocata della procuratrice della FECI, Eva Siomara Sosa Pérez, che a sua volta è oggetto di un procedimento giudiziario a suo carico.

L’avvocata ed ex rappresentante della CICIG, Flor María Galvez, è stata oggetto di diversi procedimenti penali per aver difeso Leydi Indira Santizo ed Eva Siomara Sosa. Inoltre, è stata giudicata nell’ambito di un procedimento penale per aver denunciato, insieme alla procuratrice Virginia Laparra Rivas, atti di corruzione contro funzionari pubblici. Per timore di finire in detenzione Flor Gálvez è stata costretta a lasciare temporaneamente il paese e a presentare, insieme ad altri colleghi, una richiesta di misure provvisorie di protezione alla CIDH nel febbraio 2022, tuttora in corso..

Attualmente, Claudia González, avvocata ed ex rappresentante della CICIG, difende anche l’avvocato Santizo e l’ex procuratore Sosa, così come la procuratrice Virginia Laparra, che è in detenzione preventiva dal 23 febbraio 2022 per aver denunciato atti di corruzione. Oltre ad affrontare gli ostacoli e l’arbitrarietà dei procedimenti giudiziari nei quali è impegnata quale difensore, Claudia è vittima di colpevolizzazione attraverso attacchi discriminatori e misogini sui social network che delegittimano l’esercizio della sua professione di avvocato difensore.

L’Osservatorio condanna fermamente la criminalizzazione delle nostre colleghe guatemalteche e l’interferenza nel legittimo esercizio della loro professione.

L’Osservatorio chiede alle autorità guatemalteche di garantire la cessazione di ogni criminalizzazione e interferenza nell’esercizio della professione dei nostri colleghi. 

L’Osservatorio ricorda alle autorità guatemalteche che l’indipendenza della professione legale è uno dei principali indicatori della salute democratica e del consolidamento dello stato di diritto. Questo è in linea con i principi delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati (1990), che affermano che: 

“I governi assicurano che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza impedimenti, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…); e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, procedimenti giudiziari o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità ai loro obblighi e standard professionali riconosciuti e alla loro etica professionale.” (Principio 16)

“Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità. (Principio 17)

“Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alla causa dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni”. (Principio 18)

“Gli avvocati godono dell’immunità civile e penale per tutte le dichiarazioni pertinenti fatte in buona fede nelle memorie scritte o orali o nella loro comparizione  davanti a un tribunale o altra autorità legale o amministrativa”. (Principio 20)

 È responsabilità delle autorità competenti garantire che gli avvocati abbiano accesso alle informazioni, registri e documenti pertinenti in loro possesso o controllo in tempo sufficiente per consentire loro di fornire un’assistenza legale efficace ai loro clienti. Tale accesso dovrebbe essere fornito al momento opportuno e senza ritardi. (Principio 21)

[1] La Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG) è stata creata nel 2006 con un accordo firmato tra le Nazioni Unite e il governo del Guatemala. È un organismo indipendente il cui obiettivo è quello di sostenere la Procura della Repubblica e altre istituzioni pubbliche nelle indagini e nello smantellamento delle forze di sicurezza illegali e degli apparati di sicurezza clandestini. La CICIG è stata sciolta nel 2009 da una decisione unilaterale dell’ex presidente Jimmy Morales.

 

[2] L’Ufficio del procuratore speciale contro l’impunità (FECI) è stato istituito per indagare sui casi di corruzione selezionati da CICIG e dall’ufficio del procuratore generale.