TURCHIA: La persecuzione giudiziaria nei confronti di Eren Keskin prosegue
Eren Keskin è un avvocato e co-presidente dell’Associazione turca dei diritti dell’uomo (IHD). Ha fondato nel 1997 un centro di assistenza legale per le donne vittime di abusi sessuali e di violenza dalle forze di sicurezza nelle prigioni turche.L’avvocato, molto critica nei confronti dei successivi governi, ha spesso protestato contro gli abusi commessi nei confronti delle minoranze, soprattutto nei confronti dei curdi, ciò che l’ha portata ad essere accusata diverse volte di “denigrazione nei confronti dello Stato turco”.
Nel 1995 è stata arrestata ed è rimasta in prigione per 6 mesi per aver utilizzato il termine « Kurdistan » in un articolo. È stata anche condannata diverse volte per aver denunciato gli abusi commessi dall’esercito turco. Il suo impegno e la persecuzione giudiziaria (con 143 provvedimenti avviati a suo carico dalle autorità) le hanno fatto ricevere molti premi: Eren Keskin è membro onorario dell’Ordine di Parigi e ha ricevuto nel 2018 il Premio della società civile di Helsinki.
E’ anche la vincitrice del Premio Martin Ennals 2019, assegnato dalle 10 più grandi organizzazioni a difesa dei diritti umani in omaggio a Martin Ennals, Segretario generale di Amnesty International.
Nell’ambito di una campagna di solidarietà organizzata per sostenere il quotidiano pro curdo Özgür Gündem, ha assunto la funzione di co-redatrice capo del quotidiano dal 2013 al 2016.
In ragione di questa campagna Eren Keskin è perseguita insieme a ’Asli Erdogan, romanziere ed editorialista dell’ Özgür Gündem e Erol Önderoğlu, rappresentante di Reporter senza frontiere (RSF) in Turchia, e di numerosi altri difensori dei diritti umani.
Le accuse mosse nei confronti di queste persone sono principalmente “associazione ad un gruppo terroristico”, “attentato all’unità nazionale” e “incitazione pubblica al crimine”. Eren Keskin è stata condannata il 30 marzo 2018 a 7 anni e mezzo di prigione per degli articoli scritti sul giornale.
Il 21 maggio 2019 Eren Keskin è stata codannata ad ulteriori 3 anni e 9 mesi di prigione per “propaganda in nome di un’organizzazione terroristica”, sempre per il suo sostegno al giornale Özgür Gündem.
Si tratta di una vera e propria persecuzione giudiziaria di cui è vittima Eren Keskin: il 20 marzo 2018 era già stata condannata 49 volte, 6 volte a pene detentive in via definitiva. Le 6 condanne sono state sostituite con delle ammende (9541€ in totale). Per altri 40 dossier che prevedono la condanna totale a 5 anni di prigione (69347 €) l’appello è in corso di esame. In 3 altri casi Eren Keskin è stata prosciolta.
Durante l’udienza del 21 maggio 2019, che si è svolta di fronte al 14imo Tribunale penale di Istanbul, Eren Keskin ha dichiarato: “io sostengo la libertà di pensiero e di espressione. Sono diventata redattrice capo perché sostengo la liberta di pubblicare. Non credo di aver commesso un crimine. Non credo che questo pensiero sia un crimine. Chiedo la mia assoluzione”.
L’OIAD sostiene pienamente Keskin così come tutti gli avvocati in Turchia che subiscono la repressione del regime.
L’OIAD condanna fermamente la persecuzione contro Eren Keskin finalizzata a punirla per la sua presa di posizione. Esortiamo le autorità turche a conformarsi ai Principi fondamentali relativi al ruolo degli Ordini secondo cui “gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, devono godere della libertà di espressione, di religione, d’associazione e di riunione” (Principio n° 23).
L’OIAD è preoccupato per i procedimenti disciplinari avviati nei confronti di Eren Keskin da parte dell’Ordine degli avvocati di Istanbul, a seguito delle richieste formulate dal Consiglio del Presidente turco.
L’OIAD intende continuare a mobilitarsi in favore degli avvocati turchi che difendono i diritti umani in Turchia.
L’OIAD chiede ancora una volta di fermare tutti i tentativi di intimidire gli avvocati che operano per il rispetto delle libertà individuali e dei diritti fondamentali.