Parigi, 4 luglio 2025
L’OIAD esprime la sua più viva preoccupazione a seguito della condanna pronunciata il 30 giugno 2025 nei confronti dell’avvocata e opinionista tunisina Sonia Dahmani. La pena di due anni inflitta all’avvocata si aggiunge a una precedente condanna a due anni, nell’ambito di un procedimento viziato da violazioni dei diritti della difesa e del diritto a un processo equo.
L’avvocata Dahmani è attualmente sottoposta a cinque diversi procedimenti penali relativi a dichiarazioni pubbliche o mediatiche. È stata condannata, in particolare, per aver criticato il razzismo nei confronti dei migranti e denunciato l’esistenza di cimiteri o mezzi di trasporto separati per le persone di colore in alcune regioni della Tunisia.
L’OIAD ha assistito all’udienza del 30 giugno 2025. Le eccezioni sollevate dalla difesa sono state respinte dal tribunale, senza possibilità di un contraddittorio sul merito delle accuse né esame delle prove. La condanna, pronunciata in serata, costituisce una palese violazione del diritto a un processo equo, tutelato dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, ratificato dalla Tunisia nel 1969.
L’arresto dell’avvocata Dahmani l’11 maggio 2024, presso la sede dell’Ordine nazionale degli avvocati tunisini da parte di agenti in borghese e a volto coperto, aveva suscitato forte clamore nel mondo dell’avvocatura e della società civile tunisina.
Sebbene la Tunisia sia il paese cui è dedicata la Giornata internazionale per il giusto processo 2025, questa nuova condanna dimostra l’accanimento giudiziario cui sono sottoposti gli avvocati e i difensori dei diritti umani nel paese dall’inizio della deriva autoritaria avviata dal presidente Kaïs Saïed.
L’OIAD condanna con la massima fermezza l’accanimento giudiziario di cui è vittima l’avvocata Sonia Dahmani e ribadisce la sua incondizionata solidarietà all’avvocatura tunisina, gravemente minacciata nell’esercizio indipendente della professione.
Ci trovate su: