ALERTE 28/08/2024
ALERTE 18/01/2024
CRIMEA OCCUPATA/RUSSIA: Aleksey Ladin radiato dall’ordine degli avvocati della regione di Tyumen
28 agosto 2024
L’avvocato per i diritti umani Aleksey Ladin è stato radiato dall’Ordine degli avvocati della regione di Tyumen il 25 luglio 2024 per “violazione del codice etico dell’Ordine degli avvocati russo”. Questa radiazione fa seguito alle accuse mosse contro di lui nell’ottobre 2023, in risposta al suo impegno per i diritti umani in Crimea sotto l’occupazione russa.
Dal 2017, Aleksey Ladin esercita la professione nella Crimea occupata, difendendo prigionieri politici ucraini e tartari, nonché civili rapiti e accusati di reati dalle autorità russe. Il suo lavoro a favore di queste persone ha provocato un’ondata di molestie da parte delle autorità russe.
Al sig. Ladin è stato vietato di rappresentare clienti in procedimenti penali e davanti ai tribunali e di sostenere ulteriori esami di abilitazione per un anno. Ha intenzione di fare appello contro questa decisione.
L’Osservatorio condanna fermamente la decisione di cancellare Aleksey Ladin.
L’Osservatorio esprime profonda preoccupazione per l’esercizio della professione legale nella Crimea occupata.
L’Osservatorio esorta le autorità russe a smettere di perseguitare Me Ladin.
L’Osservatorio ribadisce la posizione assunta nella dichiarazione congiunta contro la cancellazione dalla lista di Aleksey Ladin.
L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo dell’Avvocatura, in particolare i principi 16, 18 e 28 :
“Le autorità pubbliche assicurano che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza impedimenti, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…).” (Principio 16)
“Gli avvocati non dovrebbero essere assimilati ai loro clienti o alle cause dei loro clienti in virtù dell’esercizio delle loro funzioni”. (Principio 18)
“I procedimenti disciplinari contro gli avvocati devono essere portati davanti a un organo disciplinare imparziale costituito dall’Ordine, a un’autorità statutaria indipendente o a un tribunale e devono essere impugnabili davanti a un organo giudiziario indipendente.” (Principio 28)
CRIMEA OCCUPATA/RUSSIA: Dichiarazione congiunta sulle continue intimidazioni nei confronti dell’avvocato russo Aleksey Ladin
18 gennaio 2024
LawyersforLawyers, l’Observatoire International des Avocats (OIAD), la Law Society of England and Wales (LSEW), l’Associazione europea degli avvocati per la democrazia e i diritti umani (ELDH), l’Union des Avocats Internationaux pour l’Etat de Droit (UIA-IROL), l’International Bar Association Human Rights Institute (IBAHRI) e la Commissione internazionale dei giuristi (ICJ) condannano le continue intimidazioni nei confronti dell’avvocato per i diritti umani Aleksey Ladin.
Il 24 gennaio 2024, Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo, il difensore dei diritti umani e avvocato Aleksey Ladin sarà oggetto di un’udienza disciplinare da parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati della regione di Tyumen. L’azione è stata avviata a seguito di una richiesta del Ministero della Giustizia della Federazione Russa. Ladin lavora dal 2015 per fornire assistenza legale agli ucraini che sarebbero stati oggetto di procedimenti penali a sfondo politico da parte della Russia. Dal 2017 risiede nella Crimea occupata dalla Russia, dove rappresenta principalmente prigionieri politici ucraini e tartari di Crimea.
Questa è l’ultima di una serie di intimidazioni e azioni giudiziarie penali da parte delle autorità contro Ladin. Il 13 ottobre 2023, il Tribunale distrettuale di Kyivskyi di Simferopol lo ha condannato a 14 giorni di detenzione amministrativa per aver asseritamente pubblicato simboli vietati sulle sue pagine social. Il post su Facebook in questione, una foto di un disegno di uno dei suoi clienti, mostrava elementi degli emblemi nazionali ucraini e tatari di Crimea con lo slogan “Non siamo terroristi e non siamo estremisti”. Il tribunale ha stabilito che il “taraq tamga” (l’emblema della bandiera dei tatari di Crimea) presente nel disegno era un simbolo di una nota unità paramilitare volontaria della Crimea, il Battaglione di volontari tatari di Crimea Noman Çelebicihan. Il disegno non ha alcun legame con il battaglione. L’ avvocato Ladin è stato perseguito per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, tutelato dal diritto internazionale e dal diritto russo.
L’ udienza disciplinare prossima e’ basata sulla sentenza di detenzione amministrativa emessa il 13 ottobre 2023, in quanto il Ministero della Giustizia sostiene che l’avvocato Ladin ha violato il codice deontologico dell’ Ordine degli avvocati russo, basato sulla legge federale “Sull’Ordine degli avvocati e le sue attività nella Federazione Russa”. Il Ministero della Giustizia sostiene di aver ricevuto queste informazioni dal Centro per la lotta all’estremismo in Crimea il 3 novembre 2023.
Gli avvocati svolgono un ruolo essenziale nel sostenere lo Stato di diritto e nel proteggere i diritti umani sanciti dal diritto internazionale, tra cui il diritto a un ricorso effettivo e a un processo equo, nonché il diritto a non essere sottoposti a tortura o ad altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti. Il loro lavoro è essenziale per la fiducia nell’amministrazione della giustizia, salvaguardando il diritto a un processo equo e garantendo l’accesso alla giustizia per tutti. Per poter adempiere efficacemente ai loro obblighi professionali, gli avvocati devono poter esercitare la loro professione in piena sicurezza ed essere liberi da interferenze indebite, timore di rappresaglie e restrizioni illegali, in conformità con gli standard internazionali.
I Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati affermano che “i governi devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…) e (c) non siano soggetti a, o minacciati di subire, procedimenti o sanzioni amministrative, economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con gli obblighi etici, gli standard e le norme riconosciuti della loro professione” [16]. Inoltre, si afferma che “gli avvocati non devono essere identificati con i loro clienti o con le cause dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni” [18] e che “gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, hanno diritto alla libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione” [23].
Alla luce di quanto sopra, le organizzazioni sottoscritte chiedono all’Ordine degli Avvocati della Regione di Tyumen, all’Ordine Federale degli Avvocati della Russia e al Ministero della Giustizia della Federazione Russa di:
- Sospendere immediatamente il procedimento disciplinare contro l’avvocato specializzato per i diritti umani Aleksey Lapin, che viene preso di mira per le sue attività pacifiche e legittime;
- Garantire che qualsiasi procedimento disciplinare legittimo contro un avvocato sia condotto in modo equo e indipendente, in conformità con le norme internazionali;
- Astenersi da qualsiasi azione che possa costituire intimidazione, persecuzione o indebita interferenza nel lavoro degli avvocati, compresi i procedimenti disciplinari o penali basati su motivi impropri, come e’ la natura dei casi in cui l’avvocato è coinvolto;
- Garantire che tutti gli avvocati in Russia e nella Crimea occupata dai russi possano svolgere le loro legittime attività professionali senza timore di rappresaglie e senza alcuna restrizione, comprese le persecuzioni giudiziarie, gli arresti arbitrari, la privazione della libertà o altre sanzioni arbitrarie.
PDF: https://protect-lawyers.org/wp-content/uploads/Joint-statement_Aleksey-Ladin_Final-V-18.1.2024.docx.pdf