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Turchia

Turchia: l’avvocato Aytac Unsal detenuto a rischio della sua salute: firma la petizione!

 18 febbraio 2021

L’Osservatorio Internazionale degli avvocati in pericolo (OIAD) esprime grande preoccupazione per lo stato di salute, peggiorato oltremodo, dell’avvocato Aytaç Ünsal e invita a firmare la petizione per chiedere il suo rilascio immediato.

Aytaç Ünsal è un avvocato turco perseguito dal 2017 e condannato a più di 10 anni di prigione per “appartenenza a un’organizzazione terroristica” insieme a diversi membri dell’Associazione degli avvocati progressisti (ÇHD).

Il 3 febbraio 2020, aveva iniziato uno sciopero della fame insieme alla nostra collega Ebru Timtik per chiedere un processo equo prima di essere finalmente rilasciato dopo 213 giorni di sciopero della fame, per motivi di salute. Questo rilascio è avvenuto dopo la morte della  nostra collega Ebru Timtik.

Aytaç Unsal è stato nuovamente imprigionato il 10 novembre 2020 mentre si sottoponeva a cure mediche. La decisione della Corte Suprema di rinviare l’esecuzione della sentenza è stata revocata illegalmente in spregio agli impegni internazionali della Turchia

Aytaç Ünsal soffre di gravi problemi di salute dovuti agli effetti del suo lungo sciopero della fame. Attualmente è tenuto in isolamento nella prigione di alta sicurezza di Edirne e gli sono state negate le cure.

L’Osservatorio è profondamente preoccupata per lo stato di salute di Aytaç Ünsal e chiede il suo immediato rilascio.

L’Osservatorio  ricorda alle autorità turche che, secondo i principi di base delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati (1990):

“Le autorità pubbliche garantiscono che gli avvocati (a) siano in grado di esercitare tutte le loro funzioni professionali senza impedimenti, intimidazioni, molestie o interferenze indebite;” (Principio 16)

“Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alla causa dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni. ” (Principio 18)

“Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, devono godere della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione. ” (Principio 23)

L’Osservatorio fa appello a firmare la petizione che chiede il suo rilascio immediato