Guatemala: l’Osservatorio denuncia la persecuzione giudiziaria subita da Claudia Paz y Paz.
22 giugno 2022
Le autorità del Guatemala perseguitano giudiziariamente Claudia Paz y Paz per il suo lavoro in difesa dei diritti umani.
Claudia Paz y Paz è una figura di spicco in materia di tutela dei diritti umani. Specializzata in diritto penale, accademica, giudice e poi avvocata, lavora da oltre 18 anni per rafforzare il sistema giudiziario in Guatemala. È stata giudice e consulente nazionale presso la Missione delle Nazioni Unite in Guatemala. Nel 1994 ha fondato l’Istituto guatemalteco di studi penali comparati, un’organizzazione per i diritti umani che promuove la giustizia riparativa e protegge i diritti dei gruppi emarginati e discriminati durante i procedimenti penali. Paz y Paz è stata Procuratore generale e capo e Procuratore Capo del Guatemala dal dicembre 2010 al maggio 2014. Ha istruito processi di criminalità organizzata, corruzione e violazione dei diritti umani. In particolare, ha sostenuto l’accusa contro l’ex capo di Stato Efraín Ríos Montt e agli autori del massacro di Dos Erres. Attualmente è direttrice del programma America centrale e Messico del Centro per la giustizia e il diritto internazionale (CEJIL).
L’8 giugno, l’Ufficio nazionale del Guatemala per la prevenzione della tortura e dei trattamenti inumani e degradanti ha presentato una denuncia contro Paz y Paz. È accusata di “abuso di autorità, tortura e usurpazione di potere” in relazione alle indagini su gravi violazioni dei diritti umani durante il conflitto armato in Guatemala, quando era Procuratore generale.
Dal 2019, la strumentalizzazione della giustizia in Guatemala si è intensificata. Molti difensori ed ex componenti del personale giudiziario sono perseguiti per aver lottato contro l’impunità e la corruzione in Guatemala. Questa criminalizzazione di cui è vittima Claudia Paz y Paz fa parte di un piano sistematico di persecuzione contro gli operatori della giustizia in Guatemala. A questo proposito, l’Osservatorio ha già denunciato le persecuzioni giudiziarie subite dalle nostre colleghe Claudia González, Leydi Indira Santizo Rodas e Flor María Gálvez.
L’Osservatorio condanna questo accanimento giudiziario volto a screditare il lavoro svolto da Claudia Paz y Paz per il miglioramento della giustizia in Guatemala.
L’Osservatorio ricorda alle autorità guatemalteche che l’indipendenza della professione legale è uno dei principali indicatori della salute democratica e del consolidamento dello Stato di diritto. Ciò è in linea con i Principi delle Nazioni Unite sul Ruolo degli Avvocati (1990), secondo i quali:
“I governi devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…); e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi e standard professionali riconosciuti e la loro etica professionale.” (Principio 16)