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Azerbaigian: Fariz Namazli minacciato dalle autorità azere

4 ottobre 2024

Fariz Namazli è un avvocato azero specializzato nella difesa dei diritti umani. La sua attività si concentra sulle controversie davanti ai tribunali nazionali e alla Corte europea dei diritti dell’ uomo. La sua difesa di prigionieri politici e di coscienza ha provocato intimidazioni da parte delle autorità e ha messo a repentaglio l’ esercizio della sua professione.

Il 31 agosto 2024, Namazli è stato arrestato in un bar senza una convocazione ufficiale, mentre era in compagnia di amici. Gli è stato confiscato il telefono ed è stato portato presso la sede del Servizio di sicurezza dello Stato (SSS). È stato interrogato per più di 3 ore senza motivo. Alla fine gli è stato restituito il telefono e ha potuto lasciare la sede del SSS a mezzanotte e mezza.

Namazli è l’ avvocato dello storico Iqbal Abilov, perseguito dalle autorità azere per “tradimento”. È stato interrogato su informazioni relative a un processo penale nel quale svolge le funzioni di difensore, in particolare sulla sua attività professionale e sulle modalità di svolgimento della stessa.

A causa della sua professione, Fariz Namazli corre numerosi rischi per la sicurezza. In particolare, è stato individuato dal SSS perché il suo telefono era controllato. Ora è oggetto di vessazioni e intimidazioni da parte delle autorità statali. Queste ultime non esitano a mettere in detenzione illegale persone ritenute dissidenti o a confiscare i i loro effetti personali.

 

L’Osservatorio condanna con fermezza le vessazioni subite dall’avvocato azero Fariz Namazly.

L’Osservatorio esorta le autorità a cessare le intimidazioni nei confronti dell’avvocato.

L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i principi fondamentali delle Nazioni Unite relativi al ruolo degli avvocati, in particolare i principi 16, 17 e 18:

Le autorità pubbliche devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (..).” (Principio 16)

“Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“. (Principio 17)

Gli avvocati non devono essere assimilati ai loro clienti o alle cause dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni“. (Principio 18)