Repubblica Democratica Del Congo: L’elezione dell’avvocato Firmin Yangambi alla presidenza dell’Ordine degli avvocati della regione di Tshopo è stata arbitrariamente annullata
Mercoledì 25 agosto 2021
Firmin Yangambi, ex prigioniero politico, è un avvocato congolese di 53 anni, attivista dei diritti umani. È avvocato presso la Corte penale internazionale, e nel marzo 2020 ha ricevuto il titolo di membro onorario del foro di Bruxelles. È anche presidente della ONG Paix sur terre, che si batte per il sostegno delle vittime della guerra.
Nel 2010, dopo una detenzione arbitraria, è stato condannato a morte per “possesso illegale di armi da guerra e tentativo di organizzare un movimento insurrezionale”, poi a 20 anni di prigione in appello per “formazione di un movimento insurrezionale”. Firmin Yangambi ha sempre contestato queste accuse. La sua detenzione è continuata nonostante beneficiasse della legge di amnistia del 2014 e nonostante il suoricorso alla Corte costituzionale. Durante un attacco esterno nel 2017, ha rifiutato di fuggire dalla prigione, a differenza della maggior parte degli altri detenuti, per continuare la sua lotta per la giustizia. Ha finalmente ricevuto la grazia presidenziale da Félix Tshisekedi nel marzo 2019 dopo dieci anni di prigione, e ha ripreso il suo lavoro di difesa dei diritti umani.
Ahimè, la persecuzione giudiziaria contro di lui continua.
Nel dicembre 2020, la sua elezione a presidente dell’ordine degli avvocati di Tshopo è stata annullata dal Consiglio nazionale degli avvocati per ineleggibilità a seguito di condanna penale. La richiesta di annullamento era stata presentata dall’ex presidente dell’Ordine, sconfitto nelle elezioni, che avrebbe potuto presentare questa richiesta fin dal 2017. Peraltro il Consiglio Nazionale degli Avvocati aveva confermato a Maitre Yangambi la regolarità della sua iscrizione all’albo degli avvocati al momento del suo rilascio dal carcere, permettendogli di continuare ad esercitare la professione di avvocato. Questa circostanza attesta che la sua condanna era stata amnistiata.
Il 25 gennaio 2020, Maitre Yangambi aveva ottenuto una maggioranza di 137 voti su 204 avvocati votanti nelle elezioni regolari davanti all’assemblea generale degli avvocati di Tshopo. Un ricorso in sede amministrativa è in corso, ma questa stigmatizzazione dell’avvocato prefigura la sua imminente radiazione dall’albo. Infatti, rimettere in discussione la sua amnistia potrebbe causare una interdizione all’esercizio della professione.
Oggi, Firmin Yangambi dice che teme per la sua vita a causa delle numerose pressioni a cui è sottoposto.
L’OIAD chiede alle autorità congolesi di prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza dell’avvocato che teme giustamente per la sua vita.
L’OIAD condanna l’annullamento arbitrario dell’elezione di Firmin Yangambi alla Presidenza dell’ordine degli avvocati di Tshopo.
L’OIAD chiede alle autorità congolesi di garantire a Firmin Yangambi l’esercizio indipendente della sua professione, così come di assicurare che egli possa esercitare il suo diritto di voto e di eleggibilità in seno agli organi rappresentativi della professione forense senza essere sottoposto a procedimenti giudiziari infondati in conformità con i principi fondamentali relativi al ruolo dell’ordine degli avvocati (1990) che affermano:
“I governi devono garantire che gli avvocati siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza impedimenti, intimidazioni, molestie o interferenze indebite” (principio 16);
“Gli avvocati possono formare o unirsi ad associazioni professionali autonome il cui scopo è quello di rappresentare i loro interessi, promuovere la loro formazione continua e proteggere la loro integrità professionale. I membri di tali associazioni eleggono il loro organo di governo, che esercita le sue funzioni senza interferenze esterne. (Principio 24).