14 marzo 2023
Il 3 marzo 2023, il presidente onorario dell’Ordine degli Avvocati del Nord Kivu, Joseph Sanane Chiko, è stato arbitrariamente detenuto dai servizi segreti militari nella città di Goma, nella provincia del Nord Kivu, per aver negato le accuse mosse contro il suo cliente, il deputato nazionale MWANGACHUCHU HIZI. Dal 13 marzo 2023, l’avvocato si trova a Kinshasa, dopo essere stato trasferito alla Direzione nazionale dell’intelligence militare.
Il Presidente onorario Joseph Sanane Chiko è un avvocato congolese iscritto all’Ordine degli avvocati dal 1994 e Presidente onorario dell’Ordine del Nord Kivu (ex Ordine di Goma). È detenuto a Goma, nel Nord Kivu, città posta in stato d’assedio dal governo della Repubblica a causa della recrudescenza dell’insicurezza e delle ripetute guerre condotte dall’esercito regolare contro molteplici gruppi armati, il più violento dei quali è la “Ribellione dell’M23”, sostenuto dall’esercito del Ruanda, Paese vicino situato al confine orientale della RDC.
Secondo fonti ufficiali dell’esercito, l’arresto del Presidente dell’Ordine è legato alle accuse contro il suo cliente, il parlamentare Édouard Mwangachuchu, proprietario della Société minière de Bisunzu (SMB), che è chiamato a rispondere davanti all’Alta Corte Militare della RDC, in particolare per possesso illegale di armi, minaccia alla sicurezza dello Stato e partecipazione a un movimento insurrezionale. In un’intervista alla stampa locale, l’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati avrebbe definito le accuse contro il suo cliente “una montatura” e denunciato il saccheggio da parte dell’esercito governativo delle risorse minerarie trovate nel sito della SMB, dopo che il personale aveva evacuato il sito a causa dei violenti combattimenti nella zona.
L’arresto dell’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati, Joseph Sanane Chiko, costituisce una criminalizzazione delle dichiarazioni da lui rilasciate nell’ambito del suo mandato, per negare i fatti di cui è accusato il suo cliente, condotta che chiaramente non è punibile secondo il diritto penale congolese.
Dopo il suo arresto, ai vari membri dell’Ordine degli Avvocati del Nord Kivu che hanno cercato di contattarlo è stato impedito di vederlo, cosa che preoccupa e indigna tutti i suoi colleghi, soprattutto alla luce della chiara violazione dei diritti fondamentali del Presidente dell’Ordine, Joseph Sanane Chiko, che si trova in isolamento in modo da impedirgli di entrare in contatto con il suo Ordine. Per l’attuale presidente dell’Ordine degli avvocati del Nord Kivu a Goma, Félicien Hitimana, che ha ribadito la sua indignazione in un comunicato dell’8 marzo scorso, tutti i tentativi di contattare i funzionari dell’intelligence militare che lo tengono prigioniero sono stati vani.
L’Osservatorio si unisce alle preoccupazioni espresse dall’Ordine degli avvocati e dalla famiglia dell’avvocato, a causa delle caratteristiche occulte delle indagini sul caso. Secondo le ultime informazioni ricevute il 13 marzo 2023, il presidente onorario dell’Ordine degli avvocati è stato trasferito a Kinshasa presso la Direzione nazionale dei servizi segreti militari, dove è ancora detenuto.
L’Osservatorio condanna fermamente la detenzione arbitraria dell’avvocato Joseph Sanane Chiko e ne chiede il rilascio immediato e senza condizioni.
L’Osservatorio esprime la sua totale solidarietà all’Ordine degli avvocati del Nord Kivu, che si è mobilitato a sostegno del nostro collega Joseph Sanane Chiko.
L’Osservatorio invita le autorità congolesi a garantire la cessazione di ogni criminalizzazione e interferenza nell’esercizio della professione dell’avvocato Joseph Sanane Chiko e di altri colleghi nel Paese.
L’Osservatorio ricorda alle autorità congolesi che l’indipendenza della professione legale è uno dei principali indicatori della salute democratica e del consolidamento dello Stato di diritto. Ciò è in linea con i Principi delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati (1990), che affermano che:
“I governi devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…); e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi e standard professionali riconosciuti e la loro etica professionale.” (Principio 16)
“Gli avvocati non devono essere equiparati ai loro clienti o alla causa dei loro clienti a causa dell’esercizio delle loro funzioni.” (Principio 18)
“Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, devono godere della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione”. (Principio 23)