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NICARAGUA: l’avvocata per i diritti umani Leyla Carolina Prado costretta all’esilio per aver difeso i prigionieri politici

24 settembre 2024

Leyla Carolina Prado, avvocata per i diritti umani, ha difeso le vittime della repressione governativa durante la crisi politica e sociale scoppiata in Nicaragua nel 2018[1]. Minacciata di morte, è stata costretta all’esilio con la sua famiglia nel 2019.

Dopo 16 anni come pubblico ministero, Leyla Carolina Prado ha deciso di dimettersi nel febbraio 2016 a causa della sua insoddisfazione per la strumentalizzazione politica dell’istituzione. Dal 2018  Prado fa parte di un gruppo di avvocati delegati dalla Commissione permanente per i diritti umani (CPDH), specializzati nella difesa legale dei prigionieri politici. Si è occupata anche della difesa legale di altri colleghi perseguitati, come il noto caso dell’avvocata María Oviedo, condannata e poi espulsa dal Paese[2], e quello dell’avvocato Eddy Montes Praslin, assassinato in carcere[3].

Per aver difeso questi e altri casi, l’avvocata è stato esposta a gravi rischi, venendo perseguitata e assediata presso la sede della CPDH, della polizia e della procura. Ha anche subito un attacco al suo veicolo mentre difendeva il caso dell’omicidio di Eddy Montes Praslin. L’avvocata ha anche spiegato di essere stata insultata verbalmente in tribunale e di essere stata continuamente ostacolata nel suo lavoro di difesa dalla Procura.

Nell’agosto 2019, l’avvocata ha ricevuto minacce di morte sui social network, rivolte a lei e ai suoi figli. Le minacce di morte si sono intensificate, culminando in un assedio da parte dei paramilitari nel settembre 2019, che l’hanno avvertita che si sarebbe pentita del suo lavoro e hanno lasciato fuori dalla sua casa la scritta “Plomo”, che, nel contesto della repressione in Nicaragua, significa morte.

Sebbene l’avvocata abbia beneficiato di misure cautelari da parte della Commissione interamericana per i diritti umani, lo Stato nicaraguense non ha garantito la sua sicurezza e quella della sua famiglia e l’avvocata ha dovuto lasciare il Paese per proteggere la sua vita e quella dei suoi figli. Dall’esilio, l’avvocata ha denunciato le rappresaglie subite dalla sua famiglia e dai suoi amici negli ultimi anni in relazione al suo lavoro di difesa dei diritti umani.

L’Osservatorio mantiene la sua ferma condanna delle persistenti vessazioni nei confronti della professione legale nicaraguense impegnata nella difesa dei diritti umani.

L’Osservatorio chiede che venga condotta un’indagine seria, approfondita e imparziale sulle minacce, le intimidazioni e le molestie contro l’avvocata Leyla Carolina Prado e i professionisti del settore legale, e che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire la sua sicurezza e quella dei suoi colleghi nell’esercizio della loro professione.

L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati, in particolare con i principi 16 e 17 :

Le autorità pubbliche devono garantire che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (…); e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi, standard ed etica professionali riconosciuti.” (Principio 16)

“Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“. (Principio 17)

 

 

 

[1] Per maggiori informazioni, si veda “Il contributo dell’Oiad alla Revisione Periodica Universale delle Nazioni Unite del Nicaragua”. Disponibile al seguente indirizzo https://protect-lawyers.org/es/item/nicaragua-contribucion-del-oiad-al-examen-periodico-universal-de-naciones-unidas-sobre-nicaragua/

[2] BBC News, 16 agosto 2023: “La doppia condanna degli oppositori espulsi dal Nicaragua: “Da quando sono uscita di prigione e sono stata portata negli Stati Uniti non ho più visto i miei figli””. Disponibile a: https://www.bbc.com/mundo/articles/c1wv3wlxewvo

[3] Confidential, 18 maggio 2019: “Il prigioniero politico Eddy Montes è stato colpito alla schiena”. Disponibile su: https://confidencial.digital/nacion/al-preso-politico-eddy-montes-le-dispararon-por-la-espalda/