EGITTO: L’avvocato Mohsen Bahnasi, arrestato e detenuto arbitrariamente nonostante i rischi di contrarre COVID-19
Mohsen Bahnasi è un avvocato in diritti umani e membro del Comitato delle libertà del foro egiziano. Egli si batte per i diritti dei prigionieri politici in Egitto.
Il 27 marzo 2020 Mohsen Bahnasi ha ricevuto una chiamata da una persona che affermava di aver bisogno di un consiglio giuridico urgente e chiedeva un incontro. Quando Mohsen Bahnasi è arrivato nel luogo dell’incontro ha trovato parecchi agenti della sicurezza nazionale che lo hanno arrestato con violenza. Gli agenti non hanno presentato nessun mandato giudiziario Essi lo hanno condotto al suo domicilio per effettuare una perquisizione senza presentare mandato di perquisizione .Gli agenti hanno requisito denaro e il suo cellulare.
Dopo la perquisizione l’avvocato è stato trasferito in un luogo sconosciuto(ignoto).Le autorità hanno indicato più tardi che egli è
detenuto al quartiere generale della sicurezza nazionale di Helwan, dove è stato interrogato, maltrattato fisicamente e posto in
isolamento. Mohsen Bahnasi non ha potuto vedere il suo avvocato il quale non ha potuto avere accesso al dossier né al mandato di arresto. Nessuna prova è stata presentata riguardante le accuse contro di lui e sembrerebbe che le ragioni del suo arresto si baserebbero sultle opinioni e le posizioni dell’avvocato .
In effetti egli è accusato di “adesione ad una organizzazione terroristica” e di “diffusione di false notizie “relativamente a delle
sue pubblicazioni sulle reti sociali nelle quali egli ha chiesto la liberazione dei prigioneri egiziani nel contesto dell’epidemia di
COVD-19.
M.Bahnasi ha dichiarato di essere stato convocato alcuni giorni prima del suo arresto, alla sede della sicurezza nazionale, dove è stato interrogato su alcuni scritti e messaggi concernenti la necessità di liberare i prigionieri per timore di una pandemia da coronavirus. Benché egli avesse risposto alle domande e soppresso tutte le sue pubblicazioni , è stato ugualmente arrestato alcuni giorni più tardi.
Il 28 marzo2020 il procuratore supremo ha rinnovato la detenzione di Mohsen Bahnasi di 15 giorni, nell’attesa di una inchiesta.
Egli è stato trasferito nella prigione di Tora ,conosciuta per le sue condizioni di detenzione inumane notoriamente relativamente alle condizioni sanitarie disastrose. Isolato non ha nessun contatto con la sua famiglia o il suo avvocato. Da quando è detenuto Mohsen Bahnasi corre un rischio elevatissimo di contrarre il COVID-19.
L’OIAD è fortemente preoccupata per l’arresto arbitrario e la messa in detenzione dell’ avvocato Mohsen Bahnasi considerato anche che il rischio di contrarre il virus COVID-19 è particolarmente elevato.
L’OIAD condanna fermamente le violenze subite da Mohsen Bahnasi, le pressioni di cui è stato oggetto riguardo le sue pubblicazioni e le perquisizioni che sono state operate al di fuori di ogni legalità.
L’OIAD tiene a rammentare alle autorità egiziane che ai termini i Principi di base relativi al ruolo del Foro delle Nazioni Unite (1990) :
“Gli avvocati, come tutti gli altri cittadini, devono godere della libertà di espressione, di credo, di associazione e di riunione In particolare essi hanno il diritto di prendere parte a delle discussioni pubbliche relative al diritto ,l’amministrazione della giustizia e la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo (…)”(Principio n. 23).
L’OIAD chiede alle autorità egiziana di liberare immediatamente MohsenBahnasi e di permettergli di esercitare la sua professione di avvocato in tutta indipendenza.