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Singapore

SINGAPORE: Persecuzioni contro l’avvocato Ravi Madasamy, impegnato nella difesa dei condannati a morte malesi

 

Il 19 agosto il Procuratore generale di Singapore ha notificato all’avvocato difensore per i diritti umani M Ravi (Ravi Madasamy), il deposito di una denuncia nei suoi confronti presso l’Ordine degli avvocati di Singapore per “contrasto all’amministrazione della giustizia “. Una denuncia che potrà avere come conseguenza il divieto di continuare ad esercitare liberamente la professione. Un’accusa di oltraggio alla Corte potrà ugualmente essere depositata contro M Ravi.

L’avvocato M Ravi è perseguitato per il suo impegno in favore dei condannati a morte in Malesia. Lui è conosciuto nel mondo intero per il suo instancabile impegno contro la pena di morte.

Attualmente l’avvocato sta seguendo il caso di  Nagaenthran Dharmalingam, condannato a morte e con disturbi mentali, che si trova in prigione da più di 10 anni di cui otto passati nel braccio della morte. L’alta Corte e la Corte d’appello si rifiutano di riconoscere la malattia mentale di Nagaenthran e di condannarlo all’ergastolo piuttosto che alla pena di morte.

A seguito di una dichiarazione dell’avvocato in Malesia durante una conferenza stampa del 23 luglio 2019, le autorità di Singapore hanno depositato una denuncia contro di lui per “contrasto all’amministrazione della giustizia”, che potrà essere seguita dall’accusa di oltraggio alla Corte.

Il consigliere giuridico di Lawyers for Liberty (LFL),  N. Surendran ha condannato l’azione adottata dalle autorità di Singapore e chiede che queste smettano di minacciare e di interferire con gli avvocati che difendono i condannati a morte in Malesia.

 

L’OIAD porta il suo sostegno all’avvocato M Ravi e a tutti gli avvocati perseguitati per presa di posizione nei confronti della pena di morte a Singapore.

L’OIAD si unisce al gruppo per la difesa dei diritti di Lawyers for Liberty ed esorta le autorità di Singapore ad abbandonare le persecuzioni nei confronti dell’avvocato M Ravi e a consentirgli di professare liberamente l’attività di avvocato.

L’OIAD chiede alle autorità di Singapore di conformarsi ai Principi fondamentali relativi al ruolo dell’Ordine degli avvocati delle Nazioni Unite del 1990, che prevedono:

  •  “Le autorità assicurano che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutti i loro doveri professionali senza ostacolo, intimidazione, molestia o indebita interferenza; (b) possano viaggiare e consultare liberamente i propri clienti, sia in patria che all’estero; e (c) non siano fatti oggetto, ne siano minacciati, di essere sottoposti  a procedimento oppure  a sanzioni economiche o altro per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi e principi professionali riconosciuti e con la loro  deontologia “ (Principio no. 16).
  • « Gli avvocati come tutte i cittadini, devono usufruire della libertà di espressione, di credenza, di associazione e riunione. In particolare, hanno diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo e di aderire a delle organizzazioni locali, nazionali od internazionali o di costituirne e di assisterne alle riunioni senza subire  restrizioni professionali. Nell’esercizio dei loro diritti gli avvocati devono assumere una condotta conforme alla legge e alle norme riconosciute dalla deontologia della professione di avvocato” Principio n°23.