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KAZAKISTAN: L’avvocato Sergey Sizintsev radiato su domanda del Ministero della giustizia

 

Il 21 maggio 2019, l’avvocato Sergey Sizintsev è stato radiato dal tribunale di Petropavlovsk. La sanzione disciplinare è stata probabilmente determinata dalle critiche mosse  in relazione all’indipendenza della professione di avvocato.

La misura arriva qualche mese dopo il licenziamento da direttore esecutivo dell’Ordine Nazionale degli avvocati, avvenuta il 23 ottobre 2018.

In effetti, Sergey Sizintsev, ha rivestito il ruolo di direttore esecutivo dell’Ordine nazionale degli avvocati dal 2016 al 2018, è stato inoltre eletto recentemente Presidente del Consiglio scientifico e consultivo dell’Ordine nazionale degli avvocati.

Il motivo ufficiale della radiazione secondo quanto indicato dal Ministero della Giustizia è il divieto per un avvocato di avere un altro impiego remunerato, in virtù dell’articolo 33§11 della nuova legge sulle attività professionali degli avvocati e l’assistenza legale del 2018.

Si tratta tuttavia di una cattiva interpretazione della legge da parte del Ministero. In effetti, secondo Sergey Sizintsev, questa pluralità di incarichi è autorizzata dalla legge kazaca poiché lo stesso articolo 33§11 dispone che “un avvocato ha il diritto di essere eletto ad una carica elettiva remunerata o ad una funzione di nomina in seno ad un’associazione dell’Ordine degli avvocati, di una associazione dell’Ordine della Repubblica e di un’associazione internazionale dell’Ordine pubblico degli avvocati”.

L’avvocato aveva fatto una precedente domanda al Ministero della giustizia in relazione alla possibilità di occupare questa posizione all’interno dell’Ordine nazionale degli avvocati. Gli era stato risposto in maniera affermativa. Il fatto di occupare un posto elettivo in seno all’Ordine non era causa di sospensione della licenza.

Secondo Sergey Sizintsev, le ragioni della sua radiazione sono legate alla sua presa di posizione e principalmente alla critica nei confronti della nuova legge, promulgata il 10 luglio 2018, sulle attività professionali degli avvocati e l’assistenza legale.

La radiazione è, secondo molti avvocati, in contradizione con le norme internazionali relative all’indipendenza della professione d’avvocato, e permette al potere esecutivo di influenzare o di controllare le persone autorizzate ad esercitare questo diritto, così come i procedimenti disciplinari contro gli avvocati.

Dopo l’applicazione della legge del 2018, molti avvocati sono stati vittime di procedure disciplinari simili a delle misure di ritorsioni.

 

L’OIAD esprime la sua viva preoccupazione in relazione all’utilizzo di misure disciplinari da parte delle autorità kazache nei confronti degli avvocati quando utilizzano il diritto alla libertà di espressione.

L’OIAD chiede alle autorità kazache di volere riesaminare attentamente la decisione in appello, conformemente all’art. 33§11 della legge 2018 relativa alle attività professionali degli avvocati e dell’assistenza giudiziaria.

L’OIAD fa appello alle autorità kazache perché si conformino ai Principi fondamentali relativi al ruolo degli Ordini degli avvocati, adottati dalle Nazioni Unite all’Avana nel 1990 che prevedono:

  • Nel Principio 23: «Gli avvocati come tutte i cittadini, devono usufruire della libertà di espressione, di credenza, di associazione e riunione. In particolare, hanno diritto di partecipare a discussioni pubbliche riguardanti il diritto, l’amministrazione della giustizia e la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo (…) (Principio 23).
  • Nel principio 29 che le procedure disciplinari devono rispettare la deontologia della professione di avvocato ed i principi fondamentali relativi al ruolo degli Ordini degli Avvocati.