Candidatura di due avvocati egiziani per il Premio CCBE 2020

Candidatura di due avvocati egiziani per il Premio CCBE 2020

Candidatura di due avvocati egiziani per il Premio CCBE 2020 per i diritti umani.

 

Le delegazioni francese, italiana e spagnola del CCBE, membri fondatori dell’Osservatorio Internazionale degli Avvocati in Pericolo, hanno deciso di dare voce agli avvocati egiziani Mahienour El-Massry e Ibrahim Metwally Hegazy proponendo la loro candidatura per il Premio CCBE per i diritti umani.

Il Premio CCBE per i diritti umani è assegnato dal Consiglio degli Ordini forensi europei. Il suo scopo è quello della sensibilizzazione ai valori della professione di avvocato. Il premio ricompensa gli avvocati o le organizzazioni di avvocati per il loro impegno e sacrificio a favore dei diritti umani. Nel 2019 è stato assegnato agli avvocati iraniani detentuti Nasrin Sotoudeh, Abdolfattah Soltani, Mohammad Najafi e Amir Salar Davoodi per il loro coraggio, la determinazione e l’impegno nella difesa dei diritti umani in Iran.

 

Mahienour EL-MASSRY

È un’avvocata egiziana  che difende i diritti umani e un’attivista che si occupa di politica da quando era adolescente. Più volte detenuta sotto il regime del presidente Hosni Mubarak, è una delle protagoniste della rivolta che lo ha rovesciato nel 2011.  Ha Continuato la lotta dopo la “Primavera araba” ed è stata nuovamente condannata sotto i regimi di Mohamed Morsi e Abdel Fattah al-Sissi.

Spesso descritta come voce della rivoluzione e difensore dei diritti delle donne, l’attivismo di Mahienour El-Massry copre una vasta gamma di aree: diritti umani, diritti degli studenti, diritti delle donne, diritto allo sciopero, diritto all’assistenza legale, brutalità della polizia, alloggi per i poveri, corruzione, processi contro i militari, conservazione del patrimonio, diritto allo spazio pubblico, assegnazione di terreni  ai poveri, cambiamenti climatici, diritti dei bambini di strada e dei rifugiati siriani.

Nel 2014 Mahienour El-Massry ha ricevuto il premio Ludovic-Trarieux, assegnato ogni anno a un avvocato che si è distinto nella difesa dei diritti umani. Il premio le è stato assegnato mentre scontava una pena detentiva di due anni per “aver partecipato a una manifestazione non autorizzata”. Il sostegno della comunità giuridica internazionale e l’assegnazione di questo premio hanno permesso a Mahienour El-Massry di essere rilasciata nel settembre 2014 prima di aver scontato tutta la sua pena.

Oggi Mahienour El-Massry è di nuovo imprigionata nella prigione femminile di Al Qanatar. È stata arrestata dalla polizia il 22 settembre 2019 al Cairo dopo aver partecipato agli interrogatori di persone che avevano manifestato contro il presidente Al-Sisi.  E’ ancora in stato di custodia cautelare dal suo arresto.

L’ OIAD sostiene la candidatura di questa avvocata egiziana al Premio CCBE 2020, che darebbe maggiore visibilità alla lotta per il rispetto dei diritti fondamentali in Egitto.

 

Ibrahim METAWALLY HEGAZY

Ibrahim Metwally Hegazy è un avvocato specializzato nella difesa dei diritti fondamentali e membro della Commissione egiziana per i diritti e le libertà. Dalla scomparsa nel 2013 del figlio Abdelmoneim durante la sanguinosa repressione dei raduni di Rabea Al-Adawiya e delle piazze Nahda del Cairo, si è occupato della questione delle sparizioni forzate.

Ibrahim Metwally Hegazy ha fondato nel 2016 l’Associazione egiziana delle famiglie delle persone scomparse (EAFD), che riunisce persone i cui parenti sono stati vittime di sparizioni forzate o involontarie. Rappresenta regolarmente anche le famiglie delle vittime delle sparizioni forzate in Egitto.

La EAFD ha registrato 1300 scomparse negli anni 2016 e 2017. Ibrahim Metwally Hegazy, attraverso la sua associazione, ha formato dei dossier di denuncia per il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate e involontarie. L’obiettivo è quello di evidenziare queste sparizioni per fare pressione sulle autorità egiziane.

Il 10 settembre 2017, Ibrahim Metwally Hegazy è stato arrestato all’aeroporto del Cairo mentre si recava a Ginevra per incontrare il gruppo di lavoro. È sospettato di “finanziare e dirigere un’organizzazione creata illegalmente e di diffondere informazioni che minano la sicurezza nazionale”, altrimenti detta  la EAFD.

Per due giorni il suo luogo di detenzione è stato tenuto segreto. Durante questo periodo l’avvocato è stato sottoposto a torture fisiche e psicologiche, compresa la sottoposizione a scosse elettriche.

Ibrahim Metwally Hegazy è stato poi detenuto nella sezione di alta sicurezza del carcere di Tora. I familiari e gli avvocati non possono fargli visita. Ibrahim Metwally Hegazy, secondo quanto riferito, non ha accesso alle cure mediche necessarie nonostante le sue condizioni di salute critiche. L’amministrazione penitenziaria si rifiuta di trasferirlo in ospedale anche se le sue condizioni di salute lo richiedono.

Il 14 ottobre 2019 viene emesso un ordine di rilascio per Ibrahim Metwally Hegazy. Tuttavia, rimane in carcere fino al 5 novembre 2019. È stato poi accusato, nell’ambito di un’altra indagine di “appartenenza a un gruppo terroristico” e “finanziamento di un gruppo terroristico”.

Questa nuova accusa sembra essere un mezzo per aggirare il limite massimo di due anni di detenzione preventiva previsto dalla legge egiziana.

Ancora in carcere, Ibrahim Metwally Hegazy non ha mai ricevuto finora un premio che riconosca il suo coraggio e la sua lotta per i diritti umani. Tale riconoscimento avrebbe un effetto di protezione e darebbe simbolicamente un sostegno alla professione di avvocato.

 

Trovate qui il file completo della domanda (in inglese) QUI.