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Guatemala

GUATEMALA: misura alternativa alla custodia cautelare in carcere per l’avvocata  Claudia Gonzalez  dopo 81 giorni di prigione

20 novembre 2023

L’Osservatorio esprime il proprio sollievo per la scarcerazione dell’avvocata Claudia González, che si trovava in custodia cautelare dal 28 agosto 2023, e che ora è sottoposta ad una misura alternativa alla custodia cautelare in carcere

Già responsabile della Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG)[1] , è stata impegnata per anni a rappresentare avvocati, ex procuratori ed ex giudici accusati solo per aver combattuto l’impunità per le violazioni dei diritti umani e la corruzione. Nonostante la mobilitazione dell’Osservatorio e di 29 organizzazioni che chiedevano il suo rilascio, l’avvocata Claudia González è stata detenuta  per oltre due mesi e mezzo in isolamento.

A seguito della presentazione di un ricorso contro il provvedimento di custodia cautelare, la prima sezione della Corte d’Appello ha concesso la settimana scorsa la liberazione condizionale all’avvocata, misura a cui il giudice incaricato del processo ha dato seguito giovedì 16 novembre. Dallo stesso giorno, l’avvocata è agli arresti domiciliari senza sorveglianza e deve comparire ogni 15 giorni davanti alla decima sezione del  tribunale di prima istanza penale del dipartimento del Guatemala, con il divieto di lasciare il Paese senza l’autorizzazione del tribunale.

All’uscita dal carcere, Claudia González ha espresso la sua determinazione a lottare per dimostrare la propria innocenza nel processo in cui è accusata di abuso di autorità.

Lungi dall’essere un caso isolato, questo processo fa parte di un chiaro e persistente modello di persecuzione, intimidazione e criminalizzazione delle donne che, nell’esercizio della loro professione, hanno assunto un ruolo guida nella lotta alla corruzione. È il caso delle nostre colleghe Leydi Indira Santizo Rodas, Flor María Gálvez, Eva Siomara Sosa Pérez, Aliss Morán, Paola Escobar, Amy Girón, Claudia Paz y Paz e Samari Gómez, che sono state tutte perseguite e, per la maggior parte, costrette a lasciare il Paese per paura di essere arrestate. Altrettanto allarmante è il caso di Virginia Laparra, ex procuratore anticorruzione dell’Ufficio del Procuratore speciale contro l’impunità, condannata il 16 dicembre 2022 a 4 anni di reclusione, e che si trova in  condizioni di detenzione deplorevoli dal 23 febbraio 2022.

L’Osservatorio reitera la sua ferma condanna delle persistenti intimidazioni  nei confronti della professione legale in Guatemala,  impegnata nella difesa dei diritti umani e nella lotta contro l’impunità.

L’Osservatorio chiede di porre fine a tutte le criminalizzazioni e ai procedimenti penali contro Claudia González e degli altri  avvocati in Guatemala, e di adottare tutte le misure necessarie per garantire i diritti al giusto processo, alla difesa e all’accesso alla giustizia.

L’Osservatorio ricorda che, in conformità con i Principi fondamentali delle Nazioni Unite sul ruolo degli avvocati, in particolare con i principi 16 e 17 :

Principio 16: “I governi assicurano che gli avvocati (a) siano in grado di svolgere tutte le loro funzioni professionali senza ostacoli, intimidazioni, molestie o interferenze indebite; (b) siano in grado di viaggiare e consultare i loro clienti liberamente, sia in patria che all’estero; e (c) non siano soggetti a, o minacciati di, azioni penali o sanzioni economiche o di altro tipo per qualsiasi azione intrapresa in conformità con i loro obblighi, standard ed etica professionali riconosciuti”.

Principio 17: “Quando la sicurezza degli avvocati è minacciata nell’esercizio delle loro funzioni, essi devono essere adeguatamente protetti dalle autorità“.

 

 

[1] La Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG) è stata creata nel 2006 da un accordo firmato tra le Nazioni Unite e il governo guatemalteco. È un organismo indipendente il cui scopo è sostenere la Procura della Repubblica e altre istituzioni statali nelle indagini e nello smantellamento delle forze di sicurezza illegali e degli apparati di sicurezza clandestini. La CICIG è stata sciolta nel 2019 con una decisione unilaterale dell’ex presidente Jimmy Morales.