AFGHANISTAN : I membri dell’ OIAD si mobilitano per assistere avvocati e civili a rischio

AFGHANISTAN : I membri dell’ OIAD si mobilitano per assistere avvocati e civili a rischio

Gli Ordini membri dell’Osservatorio internazionale degli avvocati in pericolo sono profondamente preoccupati per il crollo del governo afghano e la presa del potere da parte della leadership talebana. Sottolineano che questa situazione implica inesorabilmente una recrudescenza delle violazioni dei diritti e delle libertà in Afghanistan. Il rischio di persecuzione è particolarmente grave per le donne e i bambini, le minoranze etniche, religiose e omosessuali, così come per i difensori dei diritti umani e gli afghani che hanno collaborato con i  Paesi stranieri.

L’Ordine degli avvocati di Parigi e il Consiglio nazionale degli avvocati francesi, il Consiglio nazionale forense italiano e il Consiglio Generale dell’avvocatura spagnola  hanno immediatamente comunicato la loro solidarietà e si sono mobilitati per venire in aiuto ai colleghi avvocati afghani ma anche a tutti i civili in pericolo che lo richiedono.

L’Ordine di Parigi chiede l’evacuazione urgente di tutti i civili a rischio per garantire la loro protezione[1]. Per il Presidente dell’ordine degli avvocati di Parigi Olivier Cousi, “è essenziale che i governi stranieri concedano urgentemente i visti ai civili che potrebbero essere presi di mira dai talebani”. (…) Sospendere tutte le espulsioni verso l’Afghanistan è una necessità assoluta e gli afghani che fuggono dal loro paese devono avere reali opportunità di ottenere asilo.

Gli avvocati del Conseil National des Barreaux[2] ricordano che la Francia deve fare” applicazione massima del principio del diritto d’asilo”, che è costitutivo dello stato di diritto. Chiedono la protezione degli interpreti afghani che lavorano per Francia e la concessione di visti affinché i  colleghi avvocati possano lasciare l’Afghanistan e raggiungere l’Unione Europea in tutta sicurezza.

Il Consiglio Nazionale Forense ha chiesto che nel corso della prossima riunione del G20 sull’empowerment delle donne, il 26 agosto 2021, le autorità presenti si impegnino nella creazione di corridoi umanitari internazionali per permettere alle donne afghane che lo richiedano di lasciare il paese[3]. Invita inoltre le autorità competenti ad assicurare il rispetto delle convenzioni internazionali sul  diritto d’asilo. Sostiene anche le iniziative e le azioni umanitarie già in corso per fornire un aiuto concreto e un sostegno mirato in Afghanistan.

Il Consiglio generale dell’avvocatura spagnola  richiede che la comunità internazionale protegga i diritti del popolo afghano e in particolare quelli delle minoranze minacciate da un regime “che ha già dimostrato in passato la barbarie” di cui è capace[4]. In particolare, chiede di facilitare l’uscita dal paese per coloro che lo richiedono e chiede alla Spagna e all’Unione Europea di accoglierli  in misura maggiore possibile. Gli avvocati spagnoli  vigileranno anche sul rispetto del diritto d’asilo.

 

 

[1] https://www.avocatparis.org/afghanistan-le-barreau-de-paris-appelle-levacuation-des-civils-risque-pour-garantir-leur-protection

[2] https://www.cnb.avocat.fr/fr/actualites/afghanistan-les-avocats-mobilises-pour-un-droit-dasile-immediat-et-entier

[3] https://www.consiglionazionaleforense.it/web/cnf-news/-/24697-51

[4] https://www.abogacia.es/actualidad/noticias/la-abogacia-espanola-extremadamente-preocupada-por-la-situacion-en-afganistan/